«Credo che proprio la festa del Natale sia la festa della nostra fede nel senso più profondo, perché ci fa vedere la via del Signore, la via, sì, di una trasformazione profonda, sostanziale e interna di tutto l’uomo, di ogni uomo, di tutti gli uomini, della comunità degli uomini, ma insieme una via che non ha apparenze, che è tutta umiltà, che è tutta povertà, che è tutta esiguità e impotenza. […] L’unico punto di rinnovamento di tutte le profezie e di adempimento sta nella santità umile e povera, disarmata».
(Omelia del 25 dicembre 1988, in Giuseppe Dossetti, Omelie del tempo di Natale, cit., pp. 208-209).